AGROMETEOROLOGIA AL SERVIZIO DELLA FRUTTICOLTURA DI DOMANI

Serge Zaka, climatologo di ITK (Intelligence Technology Knowledge), specialista da quindici anni in servizi connessi al settore agricolo, spiega la sua attività, le sue sfide e l'attuale partnership con Pink Lady® Europa

Raccontaci il tuo background e la tua specializzazione.

Ho un profilo un po' particolare: sono autodidatta in meteorologia poiché ne sono appassionato. Ho iniziato ad interessarmene all'età di 8 anni e poi durante i miei studi mi sono dedicato all'agronomia. Ho così ottenuto una tesi in climatologia all'età di 26 anni. Ora sono un ricercatore presso ITK, specialista in servizi connessi al settore agricolo, che fornisce analisi e misure ai produttori per migliorare la loro redditività e le prestazioni nel contesto dell'agricoltura sostenibile. È una struttura unica la cui forza è l'interdisciplinarietà: meteo e agricoltura ma anche meteo e conseguenze sul suolo, sulle piante, meteo e geologia ecc... Questa sensibilità all'agronomia è nata dal mio desiderio di lavorare sulla meteorologia e sul suo impatto, in particolare sull’ambiente, e nell'ambiente ci sono animali, suolo, piante ecc. che devono essere protetti dai cambiamenti climatici. La climatologia è lo studio dell'impatto del clima sull'agricol-tura e dell’'agricoltura sul clima, ma anche sullo stoccaggio del carbonio. L'agro-climatologo in Francia è una professione ibrida, semplicemente perché ci sono pochissimi ponti tra le due specialità. L'agrometeorologia non riguarda solo le colture arboree ma anche la viticoltura e le colture erbacee. Le previsioni mostrano catastrofi o danni che possono consentire al mondo agricolo di unirsi per trovare soluzioni, anche se le conseguenze ovviamente non sono le medesime per i diversi tipi di colture.

Quali pensi siano le tendenze climatiche imminenti e cosa dovranno affrontare gli agricoltori ?

Gli esperti concordano oggi sul fatto che le tendenze climatiche presentano grandi rischi:
• Innanzitutto, a livello idrico: i rapporti dell'IPCC (Inter-governmental Panel on Climate Change) prevedono un andamento invernale con precipitazioni abbondanti, in aumento di circa il 20%, che avrà particolari conseguenze sul territorio. In primavera e in estate, la siccità sarà molto più grave di quanto non sia ora, fino all'inizio dell'autunno. Finiremo per avere la stessa quantità di acqua durante tutto l'anno, ma sarà distribuita in modo molto diverso con una siccità estiva che diventerà costante ed inverni miti e umidi.
• Dal lato termico, da diversi anni osserviamo un aumento costante delle temperature ovunque. Sono soprattutto gli eccessi termici associati agli episodi di siccità che rischiano di essere problematici. Dal 2050 si raggiungeranno quasi annualmente i 40° (o addirittura i 45° nel sud-ovest della Francia) che indubbiamente causeranno ustioni sulle foglie. Questo può essere molto penalizzante per il raccolto poiché l’area fogliare sarà nettamente ridotta, il che rischia di interrompere l'attività fotosintetica e quindi di penalizzare lo sviluppo fisiologico del frutto (con problemi di colore e calibro).
• Per quanto riguarda le gelate, l'episodio dello scorso aprile è un perfetto esempio di gelate primaverili che potrebbero ripresentarsi. Dopo un inverno freddo, il germogliamento ha avuto inizio presto, in concomitanza con il gelo, che rappresenta un rischio molto significativo per la formazione dei frutti. Tuttavia, se in futuro l'inverno sarà più mite, il livello di dormienza sarà più difficile da raggiungere, di conseguenza il germogliamento avverrà sempre più tardi e quindi le stesse gelate ricorrenti primaverili, avranno minori conseguenze sulla formazione dei frutti poiché lo stadio fenologico sarà più avanzato.
• Infine, gli ultimi studi sui temporali mostrano che se non saranno più frequenti, potranno essere più intensi, il che porterà a troppa pioggia o addirittura troppa grandine. Sta diventando indispensabile per gli agricoltori attrezzarsi per combattere la grandine alla luce di queste previsioni.

Perché è importante l'agrometeorologia ?

Il vantaggio della mappatura che ho messo in atto è di avere degli indicatori per prendere coscienza dei rischi abbastanza regolari e frequenti nel corso di un anno e per poter adattare la gestione della vostra produzione.Questo aiuta anche a far luce sui bisogni degli agricoltori, come è successo quest'anno con la “Varenne agricole de l'eau et de l'adaptation au changement climatique”, che è stata avviata dal ministro dell'Agricoltura in Francia per impegnarsi in una riflessione collettiva e costruire politiche sostenibili per la resilienza del modello agricolo di fronte ai rischi climatici.

Quali sono gli obiettivi dei progetti realizzati con Pink Lady® Europe ?

Mi ritrovo nel progetto Pink Lady® Europa perché in tutti i quesiti che vengono posti, in tutte le sfide da affrontare, la meteorologia ha un peso predominante. Non è solo una questione di dati che integriamo in un modello agricolo, si tratta di analizzare questi dati, capirli e verificarli ed è su questo punto che posso portare la mia competenza. In ITK, c'è un intero team che analizza e integra i dati meteorologici in un modello agricolo: agronomi, meteorologi, informatici con strumenti all'avanguardia che consentono di lavorare su dati molto tecnici e di combinare le infor-mazioni meteorologiche e agricole. In collaborazione con Pink Lady® Europa e l'ANPP (Asso-ciazione nazionale francese di mele e pere), ITK lavora per fornire mappe di previsioni del tempo metereologico, in particolare mappe del freddo. Queste mappe riguardano eventi importanti che si verificano al raggiungimento delle soglie di allerta, ma anche eventi minori che possono avere impatti significativi sulla coltivazione delle mele e che richiedono interventi immediati o a lungo termine nel frutteto Stiamo anche valutando la creazione di mappe con allerte molto personalizzate: ad esempio, potremmo creare mappe che tengano conto di una fase fenologica elencata a monte da Pink Lady® Europa con soglie di allerta legate a quella particolare fase. L'obiettivo è anche quello di poter affinare i dati in base alla specifica reazione della varietà e della regione di produzione in modo da poter creare uno strumento completamente personalizzato per la gestione degli alert. Le mappe di accumulo del freddo sono attualmente generiche e quindi applicabili alla coltivazione del melo nel suo complesso.

Pensi che la tecnologia sia il futuro dell'agricoltura ?

È uno degli strumenti essenziali dell'agricoltura del futuro. Da un lato, c'è la tecnologia genetica che può aiutare a creare nuove varietà. E dall'altro, la tecnologia digitale che può consentire di anticipare certi rischi, evitarli e limitare le perdite, ad esempio. Permette di gestire il meteo ma anche i fattori della produzione e il rischio di malattie. Ci sono poi altri fattori da tenere in considerazione, come i cambiamenti nelle pratiche agricole, diventati fondamentali per stare al passo con le nuove conoscenze. Possiamo citare la protezione del suolo che favorisce una maggiore ritenzione idrica. L'agricoltura connessa consentirà a un produttore di gestire il proprio frutteto dalla semina alla raccolta integrando variabili specifiche alle sue conoscenze e al suo luogo di produzione. Questi dati consentiranno ai produttori di massimizzare la resa dei loro appezzamenti adattando gli interventi sui frutteti, adattando la loro irrigazione, ecc. Infine, i comportamenti stanno cambiando, in particolare per quanto riguarda i nostri modelli di consumo e la gestione degli sprechi alimentari. Secondo la FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura), viene sprecato dal 20 al 30% della produzione alimentare, che corrisponde alla produzione dall'8 al 10% di gas serra dall'agricoltura. Ci sono numerosi punti su cui progredir.

Serge Zaka